Gli Alimenti Coltivati con Concimi Chimici Non Contengono Energia Vivente
Pubblicato da Graziella Tortorelli - 2 febbraio , 2011 | 3 Commenti
Tutto nel mondo naturale è intimamente connesso. Un delicato equilibrio mantiene in relazione ogni creatura vivente e non.
Anche le cose che noi riteniamo non necessarie sono invece indispensabili per il mondo naturale.
Quando si coltivano piante destinate all’alimentazione, vengono spesso utilizzate sostanze chimiche per prevenire i danni alle colture causati da insetti nocivi.
Ovviamente il termine insetto nocivo è stato coniato dagli umani. Nel mondo naturale il concetto di organismo nocivo è inimmaginabile.
All’uomo non piace affatto che gli insetti abbiano a che fare con le loro colture.
La verità è che, siano essi dannosi o meno, gli insetti quando si posano su una pianta aggiungono ad essa una certa sostanza nutritiva.
Questa sostanza si chiama chitina-chitosano.
Questa sostanza si trova nella conchiglia di granchi e gamberi, ma anche il corpo esterno degli insetti è formato da chitina-chitosano.
Quando un insetto si posa sulle foglie di una pianta, le foglie di quella pianta secernono enzimi come la chitonasi e la chitinasi.
Questi enzimi permettono alle piante di assorbire piccole quantità di chitina, dell’ordine di un nanogrammo circa, dal corpo dell’insetto e di utilizzare questa sostanza come loro nutrimento.
In tal modo, i nutrienti che le piante assorbono dagli insetti contribuiscono alla vita di animali e uomini che si nutrono di queste piante.
Ma c’è di più: le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura uccidono gli organismi viventi del suolo.
Questi organismi viventi sono ciò che produce la vitalità energetica delle colture agricole.
I terreni agricoli spruzzati periodicamente con sostanze chimiche non contengono più lombrichi e batteri.
Poichè le colture non possono vivere su terreni sterili privi di energia vivente, devono essere utilizzati dei fertilizzanti chimici.
Certamente le colture prospereranno con l’utilizzo di tali sostanze ma sono prive di aromi e valore nutritivo.
Ecco perchè i principi nutritivi contenuti nelle colture agricole convenzionali sono sempre di meno.
Un altro aspetto negativo è dato dall’irrigazione. L’acqua utilizzata per irrigare le colture non viene sterilizzata col cloro come quella destinata al consumo familiare.
Al contrario essa è inquinata dalle stesse sostanze chimiche utilizzate in agricoltura, nonchè dagli scarichi fognari e dagli inquinanti che finiscono nei fiumi.
Per l’iirigazione sono necessarie quantità di acqua incredibili. Così come per il corpo umano in una certa misura riesce ad eliminare le tossine proprio bevendo acqua, anche le piante dovrebbero poter fare la stessa cosa.
Ma come può essere possibile ciò quando proprio l’acqua che dovrebbe aiutare la pianta a disintossicarsi è piena di tossine? E’ evidente che le colture agricole diventano delle vere e proprie accumulatrici di tossine.
Il terzo problema è la coltivazione in serra. Gli scopi della coltivazione in serra sono evitare i danni degli insetti nocivi e il controllo ottimale della temperatura.
L’aspetto negativo – poco evidenziato dai più – è invece che la luce solare viene esclusa proprio dalla copertura in vinile tipica delle serre.
Le piante non possono muoversi come fanno gli animali. Proprio per questo motivo esse sono esposte a grandi quantità di raggi ultravioletti provenienti dal sole.
I raggi ultravioletti costringono le piante ad accumulare radicali liberi e a ossidarsi. Per proteggersi da questo fenomeno, le piante posseggono un meccanismo che le rende capaci di produrre grandi quantità di sostanze antiossidanti.
Questi agenti antiossidanti sono vitamina A, C, E e polifenoli come flavonoide, isoflavone e catechina. Tutte queste sostanze vengono accumulate nelle piante quando esse sono esposte ai raggi ultravioletti.
Ma se schermiamo la luce solare usando teli di plastica, l’intensità dei raggi ultravioletti si riduce notevolmente col risultato che le piante riducono in maniera sostanziale la produzione di sostanze antiossidanti come vitamine e polifenoli.
Nell’agricoltura industriale di oggi, la priorità è produrre alimenti che abbiano un bell’aspetto piuttosto che un alto valore nutritivo.
La verdura che cresce in condizioni completamente naturali ha le foglie bucate dagli insetti e spesso presenta forme irregolari.
L’aspetto di questi ortaggi può non essere invitante ma essi possiedono un’energia vivente molto più alta.
Dato che la nostra energia proviene da ciò che mangiamo, se il cibo non contiene energia vivente, non saremo mai sani, a prescindere dalla quantità di cibo che ingurgitiamo.
Una persona che non mangia cibo cresciuto in condizioni naturali difficilmente può aspettarsi di godere – in modo naturale – di buone condizioni di salute.
Il cibo che mangiamo ogni giorno sostiene il nostro corpo; i criteri usati per scegliere questo cibo determinano le nostre condizioni di salute.
Ma c’è una buona notizia ed è un numero sempre crescente di agricoltori comincia a utilizzare fertilizzanti organici e metodi di coltura biologici.
Il costo dei prodotti così ottenuti è ovviamente più alto dei prodotti “normali”, ma il mio parere è che – se questo è il prezzo di una vita sana – è molto meno caro della malattia!.
La vita è sostenuta solo dal cibo che possiede energia vivente. Le colture con energia vivente possono vivere solo su terreni che possiedono energia vivente.
Se i batteri del suolo sono sani, allora ortaggi e frutti cresceranno anch’essi sani. I cibi ottenuti in modo sano renderanno sani anche i batteri dell’intestino.
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Al tuo benessere,
Graziella
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