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Come Aumentare la Produzione di Latte Materno

articolo pubblicato da il luglio 18, 2011

aumentare latteSe il tuo piccolo succhia vigorosamente e inghiotte, se percepisci il riflesso si eiezione del latte e, poco dopo, il tuo bimbo si addomenta placidamente, è molto probabile che abbia assunto una quantità di latte sufficiente.

Se, invece, si sveglia frequentemente sia di giorno che di notte e non sembra soddisfatto alla fine della poppata, è probabile che la quantità oppure il contenuto calorico del latte non siano sufficienti.

 

COSA EVITARE

Nella maggior parte dei casi un’insufficiente produzione di latte è la conseguenza di un’errata posizione fatta assumere al bambino durante le poppate o del suo modo di attaccarsi al seno, del suo allontanamento dalla madre nei giorni immediatamente successivi al parto oppure di interferenze che impediscono l’instaurarsi di un rapporto armonioso fra madre e figlio durante l’allattamento (per esempio, il ricorso al biberon, il tentativo di imporre orari rigidi oppure un’attività troppo frenetica).

Le aggiunte di latte artificiale

A meno che non siano richieste su motivate indicazioni mediche, evita le aggiunte di latte artificiale.

Gli impegni

Se sei troppo oberata di lavoro bisogna mettere da parte, per qualche tempo, tutti quegli impegni che, assorbendo energie, impediscono di entrare in sintonia con il bambino.

Delega le faccende di casa agli altri membri della famiglia. Se impegni eccessivi interferiscono con l’allattamento, è necessario creare un pò di tranquillità nel vostro “nido”.

Le persone ansiose

Evita le persone che  mostrano un atteggiamento negativo con osservazioni del tipo: “Sei sicura che mangi abbastanza?”, oppure: “Neanch’io sono riuscita ad allattare il mio bambino…”.

Ciò di cui come neomamma hai bisogno non è essere scoraggiata proprio mentre stai cercando di costruire le tue sicurezze.

L’allattamento al seno è un gioco basato sulla fiducia: è meglio circondarsi di persone capaci di fornirti un sostegno positivo.

 

COSA FARE

Se ne avverti il bisogno, tieni il bambino nel letto con te in modo da rimanere vicina durante le poppate e per giocare.

Le poppate notturne e quelle che coincidono con il sonno pomeridiano rappresentano un potente stimolo per la produzione del latte perché gli ormoni preposti a questa funzione vengono secreti più facilmente durante il sonno.

Anche coccolare e accarezzare il bambino mentre lo allatti favorisce la secrezione degli ormoni.

Aumentare la frequenza delle poppate

Per stimolare una maggiore produzione di prolattina, non superare le 2-3 ore tra una poppata e l’altra.

Riposare

Cerca di dormire ogni volta che dorme il bambino, rimandando o delegando ad altri gran parte delle apparentemente urgenti faccende domestiche.

Se il tuo bambino mangia frequentemente puoi essere indotta a pensare: “Non riesco a fare niente”, ma, in realtà, stai facendo davvero molto.

Alternare frequentemente le mammelle

Durante la poppata alterna più volte le mammelle. Di solito si fa succhiare il bambino a un seno finché ne ha voglia (da 10 a 15 minuti) per completare quindi la poppata all’altro seno, invertendo poi la sequenza nella poppata successiva.

Se il tuo bambino tende ad addormentarsi troppo presto, puoi lasciare che succhi al primo seno finché l’intensità della suzione e della deglutizione tendono a diminuire e il tuo piccolo comincia a chiudere gli occhi (di solito ci vogliono 4-5 minuti): allora staccalo, aspetta il ruttino e attaccalo all’altro seno finché la suzione non rallenta un’altra volta.Ripeti allora l’intera procedura quante volte sarà necessario.

Mentre allatti da un seno, nell’altro si forma il latte più cremoso e nutriente così che, quando lo attacchi dall’altra parte, il bambino prende il nutrimento più ricco.

Con la tecnica descritta, a ogni poppata tuo figlio assume il latte più cremoso e ricco di proteine. Lo stesso obiettivo puoi raggiungerlo massaggiando il seno prima e durante la poppata.

Riattaccarlo al seno qualche minuto in più

Dopo la poppata, quando il bambino sembra sazio e soddisfatto, invece di metterlo subito a dormire fagli fare un giro nel marsupio, tenendolo in posizione eretta per 10-20 minuti così che le bolle d’aria risalgano per essere espulse, lasciando spazio per un successivo “rabbocco”.

Attaccarlo nuovamente al seno anche per qualche minuto incrementerà la produzione di latte.

Rilassarsi durante la poppata

Cerca di rilassarti durante la poppata, perché quando si è emotivamente e fisicamente tesi il riflesso di eiezione del latte può essere inibito.

Puoi utilizzare tecniche di rilassamento imparate al corso di preparazione al parto.

Nutrirsi in maniera adeguata

Seguire una buona alimentazione è altrettanto importante nel periodo di allattamento quanto lo era durante la gravidanza.

Rimedi naturali per aumentare il latte

Per aumentare la produzione di latte si può ricorrere alla fitoterapia: la tisana di fieno greco, per esempio, è molto efficace.

Versa un cucchiaino di semi di fieno greco in una tazza di acqua calda, lasciandoli in infusione per cinque minuti finché l’acqua acquista una colorazione gradevole e un profumo piacevole.

Qualche tazza di questa tisana ogni giorno può risultare molto efficace quando la produzione di latte sembra rallentare.

Altri rimedi fitoterapici particolarmente utili sono la galega (soprattutto l’estratto fluido di cui si assumeranno almeno 20 gocce tre volte al giorno) e le tisane di semi di finocchio, anice e luppolo.

Articolo tratto dal libro “Tutto sull’Allattamento Naturale”. I vantaggi per il bambino e per la mamma. Le tecniche, i disturbi più comuni e i rimedi.

 

Buon allattamento,

Graziella

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Comments (10)

 

  1. monica_g scrive:

    Ciao Graziella, ho una bimba di 16 mesi. Ho avuto tanti problemi con l’allattamento e mi sono rivolta ad una consulente della lega del latte ad una bravissima ostetrica tramite un ospedale iscritto dall’unicef come amico del bambino e ho letto tantissimo. Alla conclusione mio malgrado di questa bellissima e “terrificante” (appunto per questi problemi) posso dire che la mia non autonomia nell’allattamento è da attribuirsi al fatto che ho partorito in un’ospedale (non in quello dove lavora l’ostetrica che ho citato sopra) che prendeva la bimba al nido di notte e durante i due giorni di terapia nella famosa lampada è stata nutrita solo con il biberon. Quei primi giorni, nel mio caso, mi hanno creato un sacco di problemi.Sono d’accordo con il tuo articolo volevo solo aggiungere che la regola più importante è di fidarsi del proprio bimbo lui sa cosa e come deve fare . Se bagna regolarmente in pannolino e cresce di media 125 gr a settimana è tutto sotto controllo. D’estate con il caldo i bimbi si attaccano poco e spesso perchè hanno sete (il primo latte della poppata è composto principalmente da acqua e quindi dissettante) e poi con il caldo siamo noi per primi che abbiamo poca fame. Scusa se mi sono dilungata ma questo dell’allattamento è una cosa che mi sta molto a cuore…a tutte le mamme con difficoltà chiedete aiuto perchè allattare oltre ad essere prezioso per il bimbo è meraviglioso per la mamma ma deve esserlo meraviglioso e non un tunnel senza via d’uscita.
    Ciao e buon allattamento

  2. simona scrive:

    hai ragione monica-g! io sono stata fortunata perchè l’ospedale dove ho partorito ha anche un punto di sostegno per l’allattamento e prevede di mettere il bimbo sulla pancia della mamma appena nato proprio per aiutare la produzione… tante mie amiche non hanno avuto questa fortuna in ospedali dove mamme e bimbi sono solo numeri..
    un altro problema è che ciò che appare dai media è che allattare non è di moda anzi è quasi da biasimare perchè “non sta bene” o è “da esibizioniste” … è triste che la gente trovi tenero un bimbo attaccato al biberon e uno attaccato al seno una cosa di “cattivo gusto”.. e poi tac salta fuori la mucca che produce latte materno! MA SIAMO PAZZI????
    buon allattamento care mamme!!!!

  3. Grazie Monica per aver condiviso la tua esperienza turbolenta con l’allattamento, sono sicura che sarà d’aiuto per molte mamme!

    I momenti subito dopo il parto sono essenziali per instaurare subito un’ottima intesa con il proprio bambino, soprattutto per quel che riguarda l’allattamento, e penso anch’io che quel periodo abbia creato tra te e tua figlia una piccola spaccatura che hai dovuto faticare per rimarginare.

    Comunque complimenti per non aver mollato e aver chiesto aiuto a persone competenti…sei un bell’esempio da seguire per tutte.

    Anch’io in ospedale non ho trovato nessun tipo di sostegno, anzi se avessi dato retta alle ostetriche del nido dopo una settimana avrei dovuto dargli l’aggiunta con il latte artificiale! Quindi è facile oggi per neomamme già magari poco convinte dell’importanza dell’allattamento mollare tutto alla prima difficoltà.

    Grazie ancora e buona giornata,
    Graziella

  4. Grazie Simona, condivido ogni singola parola che hai scritto! 😉

    Buona giornata,
    Graziella

  5. lory scrive:

    ciao a tutte! sono lory.la mia piccola alessia ha 5 mesi e la sta ancora allattando! i primi giorni ero in crisi, avevo le ragadi e tanto male al seno! però non ho mollato, grazie ad una fantastica ostetrica che mi ha aiutato….e mi ha permesso di vivere questi fantastici momenti allattando la mia piccola meraviglia! ciao a tutte le mamme

  6. Ciao Lory, benvenuta a te ed alla tua piccola Alessia….e complimenti per la tenacia, continua così! 😉

    A presto,
    Graziella

  7. silvia agazzani scrive:

    ciao a tutte sono silvia
    il mio piccolo ha tre mesi
    pur avendo letto e creduto tanto nell’allattamento al seno
    sto nutrendo il piccolo con il mio latte e l’aggiunta
    il piccolo mangiava e si addormentava, lo tenevo sveglio,parlando e tenendolo poco vestito le poppate duravano 40-60 min.ma dopo una mezzora aveva fame ancora e piangeva
    tre settimane così e mi sono decisa ad integrare, ero ko l’ostetrica mi aveva consigliato di non cedere…io sono in genere tenace ma non pensavo fosse così dura i pri mi tempi soprattutto senza aiuti accanto.

    forse non sono riuscita a trovare un alimentazione corretta o una modalità per usare solo il mio latte,
    mangio frutta verdura tanta cruda e cotta llatte formaggi poca carne.
    ho usato le tisane di anice e galeca vedendo anche un lieve aumento ma dopo un mese sono iniziate forti nausee, bevo tanta acqua 2-3 litri questo si
    un saluto a tutte le mamme
    interessante il sito
    grazie

  8. Ciao Silvia,

    metticela tutta e non mollare…lo sò può essere dura, segui i consigli dell’ostetrica, continua a fare le tante cose che già fai per migliorare la situazione e aggiungi un ingrediente importante: il tuo assetto mentale. Pensa e credi di avere tanto latte e di farcela…la nostra mente può essere la nostra più grande alleata, ma anche il più grande ostacolo!

    Ti auguro davvero ogni bene per te ed il tuo piccolo.
    Graziella

  9. Giorgia Carboni scrive:

    Sono la mamma di marco, ha 2 mesi ed è nato di 4kg,è stato bravo e mi ha fatto venire il latte tra la secondae la terza giornata. Ha preso un kg il primo mese e solo 500 il secondo. Ero tranquilla per allattamento perché lui da bravo si attaccava, in realtà lo scarso incremento ponderale mi ha fatto capire che non era abbastanza per lui il mio latte. Ora per incrementare la produzione alterno i seni e lo attacco presso e mi tiro il latte dopo la poppata. Non vi nascondo che sono confusa, da un lato la voglia di farcela e di dargli il mio latte e basta, dall’altra la paura di affamarlo nel non dargli la aggiunta che la pediatra mi ha proposto. Il mio cuore mi dice niente aggiunta, ma la mia razionalità mi fa pensare che è più importante che non abbia fame e gli ho dato aggiunta due volte. Come comportarsi?

  10. Manuela scrive:

    Ciao a tutte
    quando ho allattato il mio primo bambino
    “soffrivo” di alti e bassi nella produzione di latte
    nella stessa giornata…
    Il vero problema era la mia pressione bassa
    e ho risolto la cosa pendendo
    al mattino appena sveglia e durante la giornata
    dei grani di sale grosso
    (uno per volta)
    Spero possa esservi d’aiuto…

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