7 Alternative alle Sculacciate ed alle Pratiche Educative Severe
Pubblicato da Graziella Tortorelli - 30 giugno , 2010 | 12 Commenti
Anche i genitori con le migliori intenzioni si possono ritrovare a gridare o a dare una sculacciata al loro bambino in un momento di rabbia. Questo spesso accade perché noi genitori perdiamo il controllo, o perché il cattivo comportamento del bambino è andato avanti per molto tempo.
Una disciplina gentile, non è sinonimo di nessuna disciplina, né tantomeno di disciplina permissiva o inefficace.
Se ti stai sforzando di fare il genitore in maniera gentile, hai bisogno di alcuni strumenti e di alcune abilità tra cui andare a pescare quando i tuoi bambini superano i limiti.
Qui ci sono alcuni suggerimenti che sono già stati d’aiuto ad altri genitori.
1. PIANIFICA
Uno dei principi per una buona disciplina è pianificare. Invece di reagire sempre ai comportamenti sbagliati di tuo figlio, siediti e fai una lista dei comportamenti che ti danno più fastidio. Scegline 2 o 3 su cui lavorare cercando di migliorarli.
Poi siediti e parla con tuo figlio di questi argomenti (a seconda della sua età e del suo livello di maturità) e chiedi il suo aiuto.
Spiegagli che preferiresti evitare le sculacciate e le punizioni e chiedi al tuo bambino come puoi fare per rendere più salde le regole della famiglia. Potresti rimanere sorpresa dalle sue risposte!.
2. UTILIZZA UN DIARIO
Tieni a portata di mano un blocco per gli appunti e annota i comportamenti che sembrano farti “scattare la molla” non appena accadono, quindi prima di reagire.
Questo ti permette di prendere le distanze dalle tue emozioni e ti rende più facile impartire l’educazione con amore e buoni principi. Dovresti spiegare a tuo figlio che sei agitata ed hai bisogno di riflettere per decidere cosa fare.
3. ESPRIMI TE STESSA
Nella foga del momento, è facile cadere nella trappola del rimprovero. Invece di dire qualcosa di cui ti pentiresti, parla a tuo figlio di come ti senti, utilizzando frasi con il soggetto “Io”.
Per esempio “Io adesso sono così arrabbiata perché la parete è piena di colore. Non mi piace che le pareti vengano pitturate.” Non aver paura di essere onesta con le tue sensazioni.
Spesso il tuo bambino sarà portato a pentirsi, se ti esprimi senza umiliarli. Questa strategia comunicativa insegna a tuo figlio preziose capacità relazionali.
4. PRENDITI UNA PAUSA
Se ti trovi ad essere agitata per il comportamento del tuo bambino, prova ad isolarti per un attimo dalla situazione. Spiega a tuo figlio che sei agitata, che hai bisogno di qualche istante per calmarti e che quando tornerai parlerete dell’accaduto.
Con bambini molto piccoli, che non possono essere lasciati senza sorveglianza, chiudi gli occhi un attimo e dì ai piccoli: “la mamma deve stare tranquilla per un istante. Andate a giocare con i vostri giocattoli e poi parleremo”.
Poi respira profondamente, chiama un’amica, esci per due passi veloci o prega, in modo da riuscire a vedere la situazione più chiaramente.
5. UTILIZZA UNA PAROLA
E’ estremamente frustrante ripetere la stessa cosa all’infinito. Ma, invece di gridare o di rimproverare, prova a riassumere la tua richiesta in una sola parola. Può rinfrescare la memoria sia al bambino che a te.
Per esempio, diciamo che tuo figlio lascia costantemente le scarpe all’ingresso e tu ci sei inciampata diverse volte. Invece di iniziare la solita ramanzina, prova a dire semplicemente: “Scarpe!”. Probabilmente lui capirà immediatamente a cosa ti stai riferendo e risolverà il problema senza bisogno di altre parole.
6. SENSO DELL’UMORISMO
La risata è uno dei modi migliori per tagliare immediatamente la tensione ed ottenere la collaborazione di un bambino.
La prossima volta che i bambini si azzuffano, prendi il telefono e fai finta di chiamare i carabinieri per risolvere la rissa.
Indossa una mascherina ed un paio di guanti e attacca un segnale di pericolo sulla porta quando entri nella stanza di tuo figlio, quando vuoi incoraggiarlo a fare un po’ di pulizia.
Acquista una mazza da baseball in gommapiuma e colpiscilo in modo scherzoso. Probabilmente entrambi scoppierete a ridere.
7. EDUCA TE STESSO
Sapere cosa puoi razionalmente aspettarti da tuo figlio in termini di crescita eviterà delusioni a te ed a tuo figlio. Per esempio, non è realistico aspettarsi che un bambino di 5 anni capisca il diritto di proprietà (nel senso che i bambini a quell’età spesso rubano, indipendentemente da quello che è stato loro insegnato).
E’ poco realistico anche aspettarsi che un bambino di 8 anni a tavola abbia un comportamento perfetto.
Proprio come da un neonato non ti puoi aspettare che dorma tutta la notte o che un bambino piccolo attraversi la strada da solo, non aspettarti da tuo figlio più di quello che razionalmente può fare.
Leggere libri sul mestiere di genitori o dei corsi come “Tuo Figlio è un Campione” possono davvero aiutarti e farti comprendere meglio il mondo di tuo figlio per entrare in piena sintonia con il suo percorso di crescita e allevare un figlio affettuoso, aperto e sicuro di sè.
Allo stesso modo parlare con gli altri, specialmente genitori più adulti, i cui bambini hanno già attraversato queste fasi di crescita.
Fare il genitore non è facile – c’è molto da lavorare. E’ un mestiere che richiede pazienza, flessibilità ed un grande senso dell’umorismo. Ma può essere una grandiosa opportunità per la tua crescita personale e per chi lavora duramente ci sono anche delle fantastiche ricompense. 😉
Al benessere del tuo bambino e al tuo,
Graziella
RISORSE UTILI:
Ti consiglio la lettura di libri come “Genitori con il Cuore” di Jan Hunt e “Besame Mucho” di Carlos Gonzales che ho trovato davvero molto piacevoli e utili.
Inoltre a me è stato molto utile il corso digitale “Tuo Figlio è un Campione”, che da un lato mia ha aiutata ad entrare totalmente nel mondo di mio figlio per comprenderlo in pieno, e dall’altro mi ha aiutata concretamente ad evitare errori madornali che molto spesso neanche mi rendevo conto di fare…..